In un vecchio libro abbiamo trovato questo pensiero:
…..girando per lo zoo di San Diego, non si può non avvertire la cura con cui si è cercato di dare agli animali la sensazione di vivere in uno spazio aperto. Le giraffe, ad esempio, hanno il privilegio particolare di non essere racchiuse da alcuna recinzione: sono circondate su tre lati da una serie di rocce mentre sul quarto lato, quello frontale, c’è solo un fossato che le separa dai visitatori.
La guida spiega che le giraffe temono in particolar modo tutto ciò che costituisce un pericolo per le caviglie. Il difficile compito di mantenersi in equilibrio in cima a quelle lunghe zampe le spinge ad evitare ed aggirare gli ostacoli; pertanto non oserebbero mai attraversare il fossato che le separa dalla libertà, anche se quest’ultima si trova solo ad un passo da loro.
E’ una barriera psicologica, dice la guida.
Anche noi tutti siamo prigionieri, in grado diverso, delle nostre prigioni personali, limitati dai vincoli delle abitudini. Pur essendo esseri umani e quindi consapevoli, pur accorgendoci dell’assurdità di questa autolimitazione, non sappiamo come attraversare il fossato che ci separa dalla libertà.
Il libro è ” Guida pratica al Metodo Feldenkrais ” (nella foto la vecchia copertina dell’edizione datata 1992, non più in commercio)
Potete trovare una selezione dei libri di Moshe Feldenkrais su IBS seguendo questo link:
Lezioni di movimento. Sentire e sperimentare il metodo Feldenkrais®
E’ interessante vedere le sequenze di movimenti e come si muove Ruthy Alon. C’è una playlist formata da 4 suoi video a questo link youtube: bit.ly/Movimento-Naturale-Ruthy-Alon
Ti sei accorto di essere schiavo di schemi mentali ereditati, ormai impressi nella mente? Hai promesso a te stesso di liberartene, ma hai paura di cambiarli? Non è facile, ma non puoi diventare la persona che desideri essere, se non te ne liberi !
Sono gli schemi mentali che hai , forse da sempre, impressi nella testa. Il momento in cui te ne accorgi è il momento in cui inizi a piegare le sbarre della gabbia in cui ti sei lasciato rinchiudere.
Leggi questo articolo di MarioFurlan, docente universitario di motivazione: